L'istruzione

Noi dell’ISMA partiamo dal presupposto che non bisogna giudicare i bambini in base al loro profitto. Nella nostra esperienza scolastica possiamo ogni giorno verificare come la volontà non esiste al di fuori dell’interesse e l’interesse non esiste fuori da un legame emotivo. Ecco, quindi, che tutti insieme lavoriamo affinché tra l’alunno e l’insegnante si costruisca un rapporto di fiducia e di reciproca comprensione che tenga i bambini lontani dall’individualismo e dall’isolamento in cui l’attuale società tende a relegarli.

Dal punto di vista dell’apprendimento non rincorriamo la quantità, privilegiamo contenuti più lenti, più sobri ma più profondi, aiutando ogni studente a darsi un ordine proprio e a distinguere l’essenziale dal superfluo. “Non multa sed multum” dicevano gli antichi e questo principio vale tanto più oggi che, soprattutto i giovani, sono sottoposti ad una preoccupante “obesità cognitiva,” piena di stimoli, che li porta a sapere molte cose, ma a non avere il tempo per riflettere su di esse e pensarci a fondo.

In un’epoca in cui le informazioni sembrano fluire ovunque, sentiamo come un dovere quello di allenare i nostri giovani alla fatica mentale e di lavorare sul pensiero critico e creativo perché queste cose consentono loro di non recepire passivamente i messaggi, ma di farsi delle idee che siano in grado di sostenere e far valere, al di là delle mode e dei pregiudizi.